Non chiamarmi Amore ✦ in diretta Streaming

8 Marzo 2021 | ore 21:00

In diretta streaming sulla pagina facebook di Arci Soliera

NON CHIAMARMI AMORE”

Testo e regia di Elisa Lolli

Con Elisa Lolli

Al pianoforte Marco Sforza

Lo spazio angusto di una stanza, i pochi mobili coperti di lenzuola, una lampada a stelo che illumina un tavolo, decine di scatoloni aperti e alcuni oggetti di poco conto: nient’altro per Nina, la protagonista di questa storia. Nina è una donna ormai matura che, rimasta finalmente sola con se stessa alla vigilia di un grande cambiamento, tira le fila di una vita tormentata. C’è anche un uomo, nella stanza, che suona il pianoforte, ma non lo si vede mai: forse il suo compagno? Ciò che sappiamo è solo che, mentre lei prova a rimettere insieme i pezzi di un’esistenza tormentata, la musica del piano la aiuta a cantare, e a ricordare. Insieme agli oggetti che emergono dagli scatoloni, sopravvissuti a ben tredici traslochi, affiorano infatti i ricordi, come relitti dal fondo del mare, senza un ordine logico, senza un senso apparente. E mentre le scatole si svuotano, la stanza lentamente si affolla di fantasmi: i fantasmi sono tutti gli uomini della sua famiglia, il padre amato e troppo presto perduto, un fratello assente, il primo fidanzato, l’ultimo…Ricordi “normali” che pian piano lasciano il posto a lacrime, grida, notti insonni. Quando è iniziato tutto? Perché? Che cosa ha cambiato in modo così inspiegabile il corso della sua vita? Nina è ancora lì, è viva, forse non ha mai rischiato davvero: non è mai dovuta ricorrere alle cure mediche, non ha dovuto rivolgersi alle forze dell’ordine né presentarsi in un tribunale. Ma come tante altre donne, Nina ha subito violenza, l’ha subita una, dieci, cento volte. L’ha subita senza accorgersene, perché sin da piccola le hanno fatto credere che soffrire fosse normale, per una donna; perché si è abituata a pensare di valere sempre un po’ meno di tutti gli uomini che ha avuto intorno. E questi uomini si sono trasformati in aguzzini, per lei: non hanno lasciato tracce sul suo corpo, ma sulla sua anima sì. Oggi ricorda perché ha bisogno di ricordare, per ricostruire e ricostruirsi, perché non sa amarsi nè perdonarsi per quello che le è successo, ma vive e vuole farlo davvero, stavolta. Per questo deve liberarsi una volta per tutte di quegli scatoloni: per poter ripartire e traslocare finalmente in una casa solo sua. E’ come una seconda nascita, un nuovo battesimo. E alla fine le parole della canzone di Fossati, che canterà con un sorriso carico di commozione, saranno un grido di liberazione e suoneranno come un auspicio: ”E gira gira gira, si torna ancora in primavera, e mi trovo che non ho capito niente. E allora io stasera do a lavare il mio vestito per l’amore, cambio uomo e cambio umore, cambio numero e quartiere, fintanto che nessuno è come me”.

Lo spettacolo ha debuttato il 27 Novembre 2016 a Viadana (MN), per UDI e CGIL e col patrocinio del Comune di Viadana. Successivamente è stato inserito da “Vivere Donna” di Carpi (Mo) all’interno di un programma di prevenzione della violenza domestica e ha replicato nelle Province di Modena e Reggio, anche con mattiné rivolte ai ragazzi degli Istituti Superiori. Nel 2017 è andato in scena in occasione del Congresso Nazionale di AICAT (Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali) a Sestola (Mo) e successivamente, sempre col sostegno di AICAT, in vari teatri della Toscana. E’ attualmente in turnè.

Spettacolo a cura di Arci Soliera

Con il Patrocinio del Comune di Soliera

Fondazione Campori e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

e con il Sostegno di Coop Alleanza 3.0

Regia video, riprese e fotografia di Roberto Zampa

Fonica a cura di Manuel Carrabs

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